Né bianco né viola (versi del 1939-1943)
con una prefazione in versi di Gianfranco Contini Lugano, Quaderni della «Collana di Lugano», 1944


Edizione di trenta poesie (solo sei passeranno nel L'ora del tempo del 1962), uscita come nono dei «Quaderni della collana di Lugano a cura di Pino Bernasconi» il 19 marzo 1944. Pino Bernasconi (Riva san Vitale 1904-1983), avvocato con studi a Roma, aveva in precedenza edito nella stessa collana la plaquette Finisterre. Versi del 1940-42 di Eugenio Montale (giugno 1943), cui farà seguito, nell'agosto del 1944, l'Umberto Saba di Ultime cose (Trieste 1935-1938). L'esordio poetico di Orelli avviene nel solco di una duplice lezione poetica, quella di Pascoli e di Ungaretti; ma presente, se pur più discreta, è fin dagli inizi l'influenza del perugino Sandro Penna (1906-1976).

Prima dell'anno nuovo
Bellinzona, Leins e Vescovi, 1952


Edizione non venale tirata in centocinquanta esemplari su carta a mano Fabriano di dieci poesie, accompagnate da due disegni dell'amico pittore Giuseppe Bolzani (1921-2002), dal 1951 insegnante alla Magistrale di Locarno e sull'opera del quale Orelli scrisse a più riprese, in particolare difendendo, in una polemica istruttiva del clima cantonticinese del tempo, la sua pittura e gli affreschi che il Bolzani eseguì alla Scuola Cantonale di Commercio di Bellinzona nel 1953. Solo quattro delle dieci poesie passeranno ne L'ora del tempo del 1962.

Poesie
Milano, Edizioni della Meridiana, 1953


Prima importante raccolta poetica di sessanta testi (trenta entrano ne L'ora de tempo del 1962), apparsa a Milano, presso le Edizioni della Meridiana, con un ritratto-disegno del poeta firmato dall'amico incisore e pittore Ubaldo Monico (1912-1983). Giorgio Orelli, che conobbe l'artista bleniese nell'inverno del, lasciò su di lui alcuni importanti scritti critici. Nei suoi nove anni di vita (1947-1956), la Meridiana pubblicò le poesie di autori come Sandro Penna, Toti Scialoja, Nelo Risi, Bartolo Cattafi, Franco Fortini, Pier Paolo Pasolini, Andrea Zanzotto e Luciano Erba.

Nel cerchio familiare
Milano, Scheiwiller, 1960


Plaquette di sei testi poetici, edita dall’editore Vanni Scheiwiller nella preziosa collana «All’insegna del pesce d’oro». I rapporti di Orelli con Scheiwiller, che nel 1952 subentra al padre Giovanni nella conduzione della raffinata casa editrice fondata nel 1936, nacquero nei tardi anni Cinquanta. L’amicizia con Giovanni è rievocata da Orelli in Una bicicletta in mezzo ai libri. Giovanni Scheiwiller, libraio, editore, critico d'arte 1889-1965, a cura di A. Kalczynska e V. Scheiwiller, con presentazione di Giorgio Orelli e due testi di R. Carrieri e E. Pound, Milano, Libri Scheiwiller, 1990.

L'ora del tempo
Milano, Mondadori, 1962


All’inizio degli anni '60, si aprono per Orelli le porte di Mondadori. La stima che per lui ebbe Vittorio Sereni, direttore letterario della prestigiosa casa editrice, dovette facilitargli l’accesso alla collana «Lo Specchio», nella quale Orelli pubblicherà (dopo questa che riunisce cinquanta testi, in parte selezione delle quattro precedenti raccolte, in parte inediti o editi in riviste), le raccolte di Sinopie  (1977) e di Spiracoli (1989).

6 poesie
Milano, All'insegna del pesce d'oro, 1964


L’amicizia di Orelli con gli editori Scheiwiller (Giovanni e il figlio Vanni) data dagli anni ’50. Orelli aveva dedicato a Giovanni, in una miscellanea per i suoi settant’anni (1959), la poesia Passo della Novena (poi in Nel cerchio familiare). Questa plaquette, edita da Vanni Scheiwiller, raccoglie sei componimenti che confluiranno nella raccolta Sinopie  (1977).

Sinopie
Milano, Mondadori, 1977


La seconda pubblicazione nella collana dello «Specchio» accoglie cinquantadue componimenti, sei dei quali anticipati da Scheiwiller nel 1964, dodici nell’Almanacco dello Specchio 3 (1974) curato da Marco Forti. Una misurata selezione di Note dell’autore illustra alcune circostanze particolari dei testi. Molti gli elogi di poeti amici e di critici estimatori «Sinopie sono sono tra le (poche) poesie più belle che io abbia letto in questi ultimi anni» (così Giorgio Caproni in una lettera dell’8 maggio 1977).

Spiracoli
Milano, Mondadori, 1989


Terza raccolta di poesie nella mondadoriana collana dello «Specchio». Titolo profondamente evocativo per Orelli, che chiosa: «fessure nella roccia per le quali entra nel grotto l’aria. Per metonimia, il soffio». Il risvolto di copertina, siglato da Marco Forti, sottolinea il tessuto composito di narratività e liricità, di rappresentazione di realtà e simboli, nell’alternanza di diversi registri. Settanta i testi, la maggior parte dei quali inediti, suddivisi in sei sezioni, con un parco corredo di Note d’autore.

Il collo dell'anitra
Milano, Garzanti, 2001


Dopo tre raccolte poetiche pubblicate nello «Specchio» Mondadori, a sigillo della fine di un'epoca Orelli pubblica la nuova raccolta da Garzanti, nella collana che ospita Mario Luzi, Attilio Bertolucci, Giorgio Caproni, Fernando Bandini e Sandro Sinigaglia. Il titolo è posto sotto il segno di Dante, dal quale è prelevata «l'anitra» (Inf XXII 130), mentre il libro è aperto da una traduzione di Lucrezio (De rerum natura, libro II, vv. 798-805). La struttura della raccolta è simile a quella dei libri precedenti, con gli immancabili «Cardi» e numerose poesie d'occasione: tra le novità, un piccolo gruppo di testi in dialetti ticinesi. È l'ultima raccolta poetica stampata in vita dall'autore.